Quanto abbiamo bisogno di speranza …
La formatura è per lo scultore la tecnica delle serie e della condivisione, consente di sperimentare effetti visivi nella realtà. Il calco di questo cotto serve a produrre una versione in gesso per visualizzare ciò che verrebbe in marmo grazie al colore, e con un effetto metallico offrire la possibilità di immaginare una versione in bronzo. Il calco riprende tutti i particolari, però una traduzione in marmo lascia spazio ad una interpretazione libera, mentre la traduzione in bronzo riprende esattamente il modello originale. Ogni scultura nata dal calco fino a otto esemplari sono considerati come modelli originali. La firma sull’originale appare sulla cera e può andare in fusione cosi. Possiamo quindi avere otto bronzi della stessa scultura che sono pezzi unici numeratati e firmati. Spesso la cera rimane da riprendere, alcuni particolari possono essere modificati dall’autore, ciò che rende veramente unica ogni scultura. In oltre spesso la fusione riserva sorprese, bolle e saldature o ancora problemi con il loto (stampo di terra per la fusione) che crea imperfezioni sul bronzo e lo rende ancora di più eccezionale, spesso volentieri non guasta il risultato. Questo ritratto fatto alla mia collega e amica Simona Scarcelli ha dato vita alla scultura « la speranza », semplicemente perché con la sua personalità propria incarna quel nobile sentimento.
Articolo dedicato alla realizzazione del ritratto di Simona Ritratto di Simona Scarcelli