Ritratti in cotto

Questi due, Filippo e Simona, l’ombra e la luce, il pensiero e la speranza, le ho immaginato quasi insieme. Almeno quando ho immaginato la luce, la speranza, era per fare opposizione al precedente più oscuro. Come per una scatola di Pandora, era necessario lasciare scappare un po di speranza. Dopo mesi, lui in attesa in aula di fonderia per la traduzione in bronzo, lei in attesa di cottura, infine le posso vedere insieme, e funziona. Quanta gioia di vederli infine insieme, questa foto è un attimo di felicità. L’essenza della fotografia!
La cottura è sempre un momento critico e una gioia. Il colore della creta è grigio scuro quando è bagnato ciò che da un aspetto pieno e vivo grazie all’acqua, e mentre si asciuga la creta si ritira diminuisce e chiarisce. Il colore arancione conferisce alla ritrattistica una dolcezza che ritorna a dare una certa forma di vita alla terra. Il cotto quindi sembra più vivo che il crudo, anche se non si può essere più secco! Il ritratto del Patti rimane in cotto senza patina per ora lo lascio cosi, mentre i due altri sono rifiniti con una cera per cotto. Questo colore aggiunge all’espressone del Patti una dimensione ancora più serena.